«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.

giovedì 26 gennaio 2017

Il Giro d'Italia numero 60

Arrivato ormai nell’epoca moderna, il 60° Giro, corso nel 1977, viene vinto dal belga Michel Pollentier. Di lì a poco inizierà la rivalità tutta italiana Moser-Saronni.
Con 140 corridori al via in rappresentanza di 14 squadre, dopo 3.968 chilometri di corsa è il belga Pollentier ad avere la meglio davanti all’italiano Francesco Moser e GianBattista Baronchelli. Quell’edizione vedrà l’iridato Maertens grande protagonista perché vincitore di sette vittorie di tappa in soli nove giorni! Maertens dovrà ritirarsi a causa di una caduta con Van Linden in volata all’autodromo del Mugello. Ma in quel periodo il ciclismo non ha dei nomi di riferimento si cui poggiare. Finiti gli anni buoni di Merckx e Gimondi, con quest’ultimo che aveva vinto il suo 3° Giro l’anno prima, con la stella di Bernard Hinault di lì ad arrivare, si cercava qualche nome che ridestasse la passione del pubblico.
Questa cosa sarebbe arrivata di lì a poco quando un affermatissimo talento italiano, il trentino Francesco Moser, avrebbe incrociato i pedali con il giovane ciclista novarese Giuseppe Saronni. Entrambi sarebbero stati gli atleti di riferimento per il ciclismo italiano fino alla metà degli anni ’80, ed entrambi avrebbero vinto quasi tutte le gare tra le più importanti. I due non si sopportavano e non mancavano stilettate o discussioni che fecero la felicità di giornali e tivù. Forse tutto questo fu provocato dal fatto che quando Moser aveva già iniziato a raccogliere vittorie importanti nella seconda metà degli anni ’70, e sembrava così ben avviato a raccogliere l’eredità lasciata da Gimondi dal punto di vista della considerazione e ammirazione del pubblico, arrivò questo “ragazzino” considerato un po’ impertinente che a soli 22 anni vinse il Giro del 1979 facendo capire che Moser avrebbe dovuto dividere la sua popolarità con il giovane connazionale.

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