«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.

martedì 17 novembre 2009

Il ciclismo davanti al caminetto.


PASSIAMOCI UN PO’ IL TEMPO IN QUESTO MODO, COSI’ AGGIUNGIAMO CULTURA A ‘STO SITO…

Dorme la bici bella e lucente,
come anche il bosco spoglio e silente.
Brucia la legna nel caminetto,
che l’animo scalda in modo perfetto.
Ormai lungo i prati, la brina comanda,
e c’è il Pettirosso che dal bosco ora canta.
E mentre il ciclista aspetta il suo Giro,
nascosto in legnaia dorme anche il Ghiro.

Silenzio sul Grappa che adesso è assopito,
fin quando a Maggio non passerà il mito.
Riposa anche il Gavia, che dei monti è un gigante,
che farà patir tanto chi andrà su un po’ irridente.
Dormicchian sornioni Mortirolo ed Aprica,
che quel dì, pei ciclisti, sarà tutt’altro che amica.
Si beve tranquillo un’ombra di vino,
chi scrive ‘ste righe, che si sa è un bell’omino.

Il Giro ora dorme, ed è scesa la notte,
e Gigi Sgarbozza s’attacca alla botte.
Un’angelo in sogno m’appare; uno scherzo?
ma poi guardo bene; è lei, la Guderzo.
E meglio che smetto di metter giù in rima,
e smetto di prendere anche il vino in cantina.
Un bacio a voi tutti che chiudiam ‘sta boiata,
e cedo la linea a Lorenzo Roata.