«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.

venerdì 23 dicembre 2011

Il ciclismo davanti al caminetto.



QUESTO E’ UN’ARTICOLO “PARTIGIANO”. DI QUELLI IN CUI UNO SE LA SUONA E SE LA CANTA. QUESTO PER CORRETTEZZA NEI CONFRONTI DI CHI LEGGE.
“PER L’ATLETA (DELLA DOMENICA) CHE NON DEVE CHIEDERE MAI!”, PARLIAMO DI INTEGRATORI. OGGI LO SPORT SEMBRA TALE SOLO SE VISSUTO IN QUESTA MANIERA.

La mia passione per doping e dintorni (!) fa si che ogni tanto compri anche dei libri sull’argomento. Impressionante vedere quanti prodotti esistano oggi per ogni cosa. Se domani mattina troverete l’integratore specifico da usare dopo uno starnuto (perdita di liquidi?), state tranquilli è tutto normale.
Oggi possiamo acquistare degli integratori per il post gara o il post allenamento, in maniera tale da poter “spingere” il nostro corpo a correre più veloce verso il recupero. Se papà, mamma e tal Padreterno vi hanno forgiato in un certo modo, avvisateli che il loro Copyright è andato in malora. Il vostro corpo è stanco? Avere bisogno di 25/30 ore per recuperare un determinato sforzo fisico? Sveglia mammolette!, pigliate una bustina di questo e vedi se dopo 20 ore non sei lì che consumi l’asfalto a passarci sopra! Personalmente considero questi prodotti “acceleranti” come il primo entusiasmante passo verso il doping.
Ricordate quando diversi anni addietro lo staff medico della Juventus finì in tribunale, perché somministrava creatina ai suoi giocatori? Si gridò, anche giustamente, al pericolo doping nel pallone. Oggi la creatina potete comprarvela senza problemi in farmacia, tanto è presente nel libero mercato, ma potremmo anche chiamarlo super-mercato, degli integratori.
Molto bello il “linguaggio” pensato e usato da chi scrive libri pro-uso di questi prodotti. Non parleranno mai in maniera negativa di una sostanza “integrante”. Ci diranno di cosa è fatta (solitamente con paroloni lunghi mezza riga), ci diranno a cosa serve, e per rispondere alla domanda “Mi fa bene o male?” allora si appoggeranno sul famoso studio dell’egregio professor, cavalier di gran croc, emerit dott, gran figl di putt., visconte COBRAMM!!!, che vi dirà tutte le cose che voi non chiedete.
Dal punto di vista economico tutti zitti chiaramente. Mai dire che la frutta secca vi darà le stesse calorie (calorie = gambe che girano) della famosa barretta energetica, costando meno della metà a parità di peso del prodotto, e che la prima regala una digeribilità migliore perché è soltanto un pezzo di frutta senz’acqua e quindi semplicemente più naturale, e quindi meglio “accettata” dallo stomaco. E non si può certo dire in giro che spendendo una decina di euro all’anno, possiamo prepararci qualche decina di borracce sapendo quel che beviamo, con un semplice “intruglio” casalingo. Oppure che se volete tanta energia a pochi soldi, con il miele… vabbè dai!, non voglio annoiarvi, soprattutto parlando di cose che non sono alla moda. Dopotutto questo era un’articolo dove me la cantavo e suonavo.
Chiudo con la pubblicità sulle riviste; “Scatta oltre il limite!” oppure “…per affrontare tre quarti del percorso senza sentire la fatica” (ci rendiamo conto?), e tutte frasi che sono pensate apposta (gli slogan pubblicitari sempre più frequentemente vengono valutati da psicologi, che credete?) per farci credere che quando stiamo facendo sport diventiamo una specie di genìa superiore, e che quindi non possiamo accontentarci di mangiare cose “normali”. Marmellata? Roba da ragazzini! Sarà per questo che non cresco mai quando sono sulla bici?
W la Guderzo e buone feste a chi se lo merita sul serio.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Partono da Milano a 40 all' ora, da lì in in poi una progressione inarrestabile su e giù per le colline della Brianza, senza mollare un millimetro, le salite le iniziano forte e le finiscono fortissimo; UOMO, ho visto cose che molti bipedi non potrebbero nemmeno immaginare, gente (parlo di cicloamatori* sulla sessantina) che 20 anni fà andava al rallentatore e che adesso vola, più passa il tempo, più vanno forte. Fossero solo integratori...

*"cicloamatori", che brutto termine, o no ???

Manuel (Ciclismo PST) ha detto...

"Ho visto cose che molti bipedi..." è stupenda!
Fatto sta che oggi il ciclista medio della domenica è diventato molto simil-prò anche nella mentalità. Chi è contento di questo? I negozianti in primis.

Anonimo ha detto...

Mi passano in salita a velocità prossime al bang sonico e imprecano, ma per la p****na, vado su del mio passo, faccio fatica, faccio quello che mi va di fare, quello che sento di poter fare e LORO hanno anche da ridire ??? Che si friggano !!!

Il Predicatore*

*Soprannome che mi son dato dopo che qualcuno, in possesso della verità assoluta, mi ha detto che so solo predicare e non so lottare. Per cosa poi ???

Anonimo ha detto...

http://www.epoboost.com/ E' facile.

IL Predicatore.

Antonella ha detto...

Anche io nella trappola dei sali minerali in scatola.......mi pento e mi dolgo.........prometto che lo farò con parsimonia nel 2012. ;)
Per quanto riguarda l'EPOBOOST......anche se non è doping mi vergognerei "come un cane" solo ad ordinarlo, mi vedo già il postino che mi consegna il pacco, "che figura di merda"!
Non lo spedirei neanche a casa della nonna..... (che non c'è più è solo un'eufemismo).
Fanno le finte lotte contro il doping e poi ti accompagnano tenendoti la manina dove vogliono loro.