Per anni in questo spazio web scrivevo (a modo mio) di ciclismo, da luglio 2017 è solo uno spazio di lettura. I motivi li trovate nel primo articolo qui sotto.
«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.
mercoledì 1 giugno 2016
Giro 1: il 'bunker' televisivo del dopo-tappa RAI al Giro
Vediamo di farci qualche amico. Il Giro RAI ha espresso cambiamenti in positivo e altri che purtroppo sono ancora ancorati agli ultimi anni, senza credo possibilità di variazioni. Non buona ma buonissima la fuoriuscita dal palinsesto Giro del programma “Bar-Toletti”, insulso angolino che Bartoletti si era costruito a sua misura per ospitare l’amico procuratore di turno (turno per modo di dire visto che c’era sempre Pasqualin), e con le fesserie di Sgarbozza di cui non si sente la mancanza tecnico/ciclistica. Siamo tornati a parlare di ciclismo senza una conduzione che dopo 10 minuti ti faceva cambiar canale per il mielismo sparso a quintali sulla balla colossale del tutti-che-stimano-tutti. Sulla sponda acclesiastica paratie chiuse in maniera ermetica per il proCESSO alla tappa di Suor Alessandra, dove abbiamo Davide Cassani (novità assoluta!) che è tornato forse per correre in aiuto dal punto di vista del commento tecnico nelle analisi dei momenti post-tappa. Per il resto più spazio ai corridori e questo non dispiace, ma sono spariti totalmente i giornalisti delle altre testate e così anche i direttori sportivi. Ogni tanto torna qualche ex (una rosa ormai ristretta a pochissimi eletti). Ipotesi al vaglio fino a questo momento; 1) i giornalisti si sono semplicemente rotti le balle; 2) Suor Alessandra vuole condurre a suo piacimento gli argomenti proposti, per fare a Garzelli lo stesso tipo di domande che faceva con Beppe Conti; “Beppe, diciamo ai nostri telespettatori che oggi ha vinto Tizio, e Caio è arrivato secondo?” con Beppe Conti (e oggi Garzelli) che le rispondono pure. Stesso stile per Pancani che continua a rivolgersi a mister “Assolutamente” al suo fianco con annotazioni del tipo; “E io credo Silvio, dimmi se sei d’accordo, che una ruota sgonfia gira certamente, ma è meglio averla gonfia per fare meno fatica nel farla girare”.
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