Per anni in questo spazio web scrivevo (a modo mio) di ciclismo, da luglio 2017 è solo uno spazio di lettura. I motivi li trovate nel primo articolo qui sotto.
«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.
giovedì 31 marzo 2016
Aprile; l'editoriale
“Pare che questa volta la disgrazia sia capitata senza delle colpe veramente imputabili a qualcuno. Pare che la parola ‘disgrazia’ stavolta possa veramente trovar posto. Pare ci siano troppi ciclisti in corsa e allora riduciamoli. Pare che invece siano le moto a essere troppe, ma non è questo. Pare piuttosto che sia necessario partire dal sapere chi guida i veicoli perché il loro comportamento a volte è pericoloso. Pare che però nemmeno questo è il giusto registro perché le gare di oggi sono tirate fin dalle prime battute e quando devi rimontare pare sia sempre più difficile perché in pochi minuti devi essere due chilometri più avanti. Pare che non sia facile perché oggi le strade sono più pericolose perché vent’anni fa non avevi spartitraffico e rotonde in questa quantità. Giornalisti, addetti ai lavori, ciclisti, dirigenti vari hanno già emesso non solo le sentenze ma anche le soluzioni, le alternative, le cose da fare. Pare abbiano tutti le idee chiare. Antoine Demoitiè era nato a Liegi nell’ottobre del 1990.”
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