Per anni in questo spazio web scrivevo (a modo mio) di ciclismo, da luglio 2017 è solo uno spazio di lettura. I motivi li trovate nel primo articolo qui sotto.
«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.
giovedì 8 novembre 2012
Il ciclismo davanti al caminetto (2^ p.)
STATE PENSANDO DI DIVENTAR CICLISTI, MA NON AVETE IDEA SU COSA VI SERVA? QUESTO E’ IL PERIODO BUONO PER PROVARE A BUTTAR GIU’ QUALCHE IDEA. INIZIAMO DA BICI E VESTIARIO.
La prima bicicletta, solitamente, arriva quando si è ragazzini. Non vi dico la mia cos’era! Ma la prima bici da corsa può arrivare a trenta, quaranta o anche cinquant’anni. Così ragazzini si torna ad esserlo. Vediamo se è possibile stilare una serie di consigli, che possono tornar buoni a chi vuole cimentarsi per la prima volta nel ciclismo. Queste considerazioni verranno fatte guardando al famoso ciclista “della domenica”, e per niente milionario. Se poi, con il tempo, cercherete lo sport vissuto in modo prettamente agonistico buona fortuna. BICI NUOVA? BICI USATA? Non è possibile dare una risposta soddisfacente. Questo per la varietà quasi infinita di occasioni – tra nuovo e usato – date dal mercato, e perché nessuno meglio di voi sa quanto potete spendere. Certamente, se potete spendere senza patemi, W l’Italia! Il punto di partenza più facile dovrebbe essere chiedervi quanto intendete usare la bicicletta. Siete padroni di spendere anche 5.000 euro per una bicicletta con cui pedalerete 500 chilometri all’anno. Chi vi dice niente? Ma con un po’ di pazienza potete trovare un buon usato che per diversi anni vi può permettere di fare migliaia di chilometri ogni anno, senza dover rinunciare a due o anche tre stipendi. Lo svantaggio principale è che una bicicletta nuova sarà fatta a misura vostra. Quella usata dovrete trovarla perfetta (può capitare, anche se già più difficile), oppure trovare una misura molto vicina alla vostra ideale, e poi “adattarla” cambiando cose come il manubrio nella sua larghezza, la lunghezza della “pipa” del manubrio stesso, forse la lunghezza delle pedivelle e spostare avanti o indietro la sella finché non sarete comodi. Posso dirvi che se non avete intenzione di fare chissà quanti chilometri, e volete vivere il ciclismo senza praticarlo in modo troppo esasperato, ho amici che da anni usano delle biciclette usate – e pagate molto meno di quando nuove – e che funzionano molto bene. Se non avete nessuna persona che possa consigliarvi, e voi nessuna esperienza, la cosa più semplice è andare dal meccanico scelto e dire chiaro che non potete spendere oltre “tot” euro. Non comprate mai, nuovo oppure usato, dalla sera alla mattina. SULLA BICI CHE COSA CI VUOLE? Se un negoziante è anche un buon venditore – e non è automatico – almeno un borsellino con una camera d’aria e quel che serve per ripararvi una foratura ve li regalerà. Rischiando di svenire, magari anche una borraccia. La mini-pompa per gonfiare le ruote dovrete invece comprarvela, ma fate attenzione che per gonfiare bene le vostre ruote allora ci vuole la cara vecchia pompa “su e giù”, quella che usiamo a casa e teniamo ferma con i nostri due piedoni sulla base. Due borracce ci vogliono, a meno che non abbiate la pazienza di fermavi quasi a ogni fontana nel periodo estivo (se fontane ne avete…).
PER ME CICLISTA? OCCHIO AL “FUORI STAGIONE”! chiedete al negoziante se comprando la bici può venirvi incontro per l’acquisto di un casco. Usatelo. Anche d’inverno. Non fate le piaghe! Basta allungare il cinturino nella regolazione di un centimetro e potrete indossarlo anche con un berrettino in testa. Senza fastidi. Il contachilometri può arrivare in un secondo tempo. Piuttosto, acquistate degli occhiali da ciclista. Un insetto anche molto piccolo dentro l’occhio farà un male cane se vi “centra” perfettamente. Su le antenne!; io ho comprato le mie ultime due paia presso un supermercato ben fornito. Non sono “marcati” ma vanno da Dio e costano la metà. A voi la scelta. Per l’abbigliamento vi consiglio di prepararvi a dover spendere non poco, e per questo vi raccomando di avere cura dei capi di vestiario. Un consiglio che mi sento di dare è quello di andare nei negozi specializzati più grandi nel “fuori stagione” di vendita e chiedere se vengono fatti sconti se qualcuno acquista a ottobre/novembre una maglietta estiva o cose per la bella stagione. Le scarpe, solitamente molto costose, vi possono durare diversi anni a meno che non le usiate per giocare a pallone con mattoni di porfido tipo Roubaix, o abbiate comprato delle mezze porcherie! Ma visto che non sono un capo di abbigliamento stagionale difficile trovare sconti, se non quelli decisi dal negozio in linea generale per un proprio periodo promozionale. Alcuni negozi, di solito quelli più grandi, esibiscono proprio la scritta “occasioni” per vendere a marzo l’abbigliamento invernale, e a ottobre quello estivo. In alcuni casi potete andare dal 15 al 20% di sconto. Io stesso ho comprato a fine aprile giacche da mese di febbraio/marzo, oppure calzini, guanti e pantaloncini estivi a fine ottobre. Ho risparmiato non poco. Comprate una mantellina per la pioggia, e credetemi che anche al mercato ne trovate di ottime pagandole metà. Un berrettino da ciclista chiedetelo al momento in cui comprate la bicicletta. Avvertimento per i calzini; anche se “di marca” non abbiate paura di comprarli almeno un numero (meglio due) più grandi. Credetemi! Anche se di qualità, dopo 4 o 5 lavaggi un “numero” sarà già andato. ALTRE COSUCCE… Altre cose verranno pian piano. Attrezzi per sistemare la bici, lubrificante (per l’amor di Dio, non andatemi dal meccanico per far oliare la catena!). Una cosa utile sono i manicotti – quei “pezzi” di manica, solitamente neri – che si rivelano utili. Essendo buoni a ogni stagione è però difficile poterli trovare venduti scontati in certi periodi dell’anno. I miei ce li ho da una dozzina di anni. L’elastico sta andando in malora. Me lo farò cambiare da una sarta, spenderò 6 o 7 euro e starò a posto per altri, diversi, anni. Oppure li ricompro e spendo 3 volte tanto? Su, andiamo! Le strisce “para-orecchie” in pile sono benedette nel periodo freddo. Sulle bancarelle del mercato ne potete trovare di perfette a metà prezzo rispetto a quelle “marcate” dei negozi specializzati. In linea di massima queste sono le cose necessarie per iniziare a far ciclismo. Poi, per dirla semplice, tutto dipende dal portafoglio che avete. Nel giro di due/tre anni vedrete che avrete tutto quel che serve per affrontare ogni stagione dell’anno. Nel prossimo appuntamento, due righe sulle prime pedalate. CONTINUA…..
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Ottimo post e scritto molto bene. Complimenti e ciao!!!
Grazie Fabio, ben trovato. Un saluto anche a te.
Posta un commento