Per anni in questo spazio web scrivevo (a modo mio) di ciclismo, da luglio 2017 è solo uno spazio di lettura. I motivi li trovate nel primo articolo qui sotto.
«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.
domenica 5 febbraio 2012
Senza titolo; v'è forse bisogno?
(foto; A.Oriani)
A VOLTE FAI LE COSE E BASTA. QUESTO E’ QUEL CHE NE PUO’ VENIR FUORI. RILEGGI, SISTEMI QUA E LA E POI DICI “OK”. PUNTO.
Scorron quelle ruote e guidano il pensiero,
guidate con tal grazia girando un mondo intero.
Rincorri la vittoria, ma ella è ancor lontana,
fatica sempre dura, da troppo sempre vana.
Ma presto tornerai sul quel gradino alto,
e il cuor lo rivivrà facendo un grande salto.
L’immaginar così quell’attimo di gloria,
sarà nell’emozione un tingersi di storia?
Ricolmo di parole l’immaginario foglio,
si possono vergare nel modo che più voglio.
Ma non c’è paragone, non v’è incertezza alcuna,
che in gruppo come te ancor non c’è nessuna.
Ricordi mai lontani, riverberi iridati,
rivivon nella mente, ma non li hai più gridati.
E la vittoria è li, da tanto lei ti scappa,
ci provi nel sol giorno, ci provi nella tappa.
Ed ora ecco il via di un’altra tua stagione,
con tutte intorno a te racchiuse nel plotone.
Da quanto non ritornano quel podio e quel momento,
capir saprà la gloria, che a volte è un gran tormento?
E intanto ancora qui, a scriver con speranza,
sperando con passione e fede fino a oltranza,
che cambi qualche cosa in questa primavera,
finché su un bel tramonto non calerà la sera.
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3 commenti:
Ho l' impressione che abbia già dato, spero di sbagliarmi, ovvio.
Mah!, ti dirò....
Si ??? :-)
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