Per anni in questo spazio web scrivevo (a modo mio) di ciclismo, da luglio 2017 è solo uno spazio di lettura. I motivi li trovate nel primo articolo qui sotto.
«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.
venerdì 5 novembre 2010
Il ciclismo davanti al caminetto.
TORNA IL PERIODO-RELAX DEL CICLISMO DAVANTI AL CAMINETTO. AVETE VOLUTO LA BICI? ALLORA BECCATEVI LA POESIA!
Cala il sipario su questa stagione,
piange il perdente, esulta il campione.
Giorgia Bronzini sorride felice,
Sgarbozza continua a non saper quel che dice.
Cala il sipario e più triste è il mio cuor,
ma forse sta peggio il buon Contador.
Arriva un vecchietto che puzza di guai,
“Son tutti dopati!” che vuoi che sia mai?
Cala il sipario e si scende di bici,
con un’arrivederci a tutti gli amici.
Passando l’inverno e pensando al momento,
in cui torneremo a correr nel vento.
Cala il sipario sui falsi campioni,
eroi puzzolenti di finte emozioni.
Ai ladri di sogni nessuna pietà,
si metta in borraccia soltanto onestà.
Cala il sipario, s’accende il camino,
e dentro di noi rinasce il bambino.
E mentre il mio cuore ricorda di ieri,
il tappeto ora brucia; chi chiama i pompieri?
Cala il sipario e cerco un finale,
unendogli un’ode che sia universale.
all’unica stella che splende sovrana,
poema supremo di nome Tatiana*.
Osservando le cime innevate delle Prealpi bellunesi da CesioMaggiore (BL).
21 ottobre 2010; foto Marzo Z.
(*) nome ovviamente scelto a caso.
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1 commento:
Manuel: ciclista, tifoso, blogger e adesso pure poeta! ;)
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