«Non ho mai potuto fare il dirigente sportivo perché nel nostro Paese la competenza nello sport è un elemento di destabilizzazione». Pietro Paolo Mennea.

lunedì 1 maggio 2017

Maggio; l'editoriale

l rosa è colore delicato, elegante, che sa farsi notare senza essere appariscente. Cento è un numero che a volte sa farsi grande. Come una passione. Bentornato Giro.
“Nel 2009 il Giro d’Italia viveva l’edizione del Centenario. Sulle strade fu un successo mai visto. Tre settimane di strade piene, non solo sulle montagne. Otto anni dopo il Giro numero 100 spera di vivere le stesse fortissime emozioni che arrivarono alla fine del decennio scorso. Si arriva a questo 100° Giro con le fresche tristi emozioni per la morte di Michele Scarponi, e questo ricorda quel Giro del Centenario che partì dalla magnifica Venezia, a un mese dal terremoto che colpì il centro Italia. La terra è ancora tremante in quelle zone cuore d’Italia. E dal cuore d’Italia l’accostamento è facile con il cuore degli appassionati. Quando un edizione tocca un traguardo così grande – cento Giri – i nomi dei possibili protagonisti, e ve ne saranno diversi molto importanti, vengono superati dall’evento stesso. Ci sono i favoriti certo, ma quando vedi quel “100” non puoi non pensare a quello che sono stati i Giri che hanno preceduto questa centesima edizione. Cento è una parola che sembra abbracciarti. Lo fa velocemente, come un vortice che ti stordisce mentre ti stringe, ma per accarezzarti. Cento è un numero che abbinato al rosa fa sognare, fa ricordare quel che fu e quel che fummo anche noi stessi, fa stringere il cuore, magari sospirare, fa raccontare come nessun altro evento sportivo la nostra Storia, perché nessuno sport è mai stato così dipendente dalla vicinanza della gente.”

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